18 Gennaio 2022 | News, Scienza

Astenia: significato, possibili cause e rimedi

significato e sintomi dell'astenia - primo piano di donna in ufficio stanca, con occhi chiusi e occhiali da vista in mano

Il termine astenia deriva dal greco asthéneia, che significa “debolezza” o “mancanza di forza” e rappresenta una condizione di stanchezza generalizzata, che si può manifestare a tutte le età e può essere dovuta a cause di diversa natura. Anche i sintomi che la caratterizzano non sono esattamente gli stessi in tutti soggetti.

In questo articolo cercheremo dunque di fare un po’ di chiarezza sull’astenia che, se da un lato può sembrare una condizione generica, non deve però essere banalizzata perché è più frequente di quanto si pensi.

I sintomi dell’astenia

I sintomi che caratterizzano l’astenia includono un senso di debolezza generale, dovuta alla perdita di forza muscolare, che rende il soggetto incapace di reagire tempestivamente agli stimoli e facilmente affaticabile, anche a seguito di sforzi minimi. Inoltre, il senso di affaticamento che contraddistingue l’astenia tende a non scomparire nemmeno nelle fasi di riposo (il che rappresenta la principale differenza tra l’astenia e la normale stanchezza), portando il soggetto a ridurre le attività quotidiane alle minime indispensabili. Chi ha sperimentato questa condizione tende spesso a descriverla come un senso di “spossatezza estrema”, che rende incapaci di avere una normale qualità della vita, poiché spesso si ripercuote anche sulle capacità lavorative e relazionali.

Altri sintomi comunemente riscontrati nell’astenia sono la sonnolenza e la scarsa capacità di riposarsi durante il sonno, i deficit di memoria e la difficoltà a concentrarsi, la lentezza nei movimenti e la difficoltà a coordinarsi. Talvolta può essere accompagnata anche da sintomi simil-influenzali come cefalea e dolori articolari diffusi in tutto il corpo. In altri casi invece vengono riportati crampi muscolari, formicolii, sudorazione, disturbi visivi e sbalzi dell’umore.

Le cause principali

Le possibili cause dell’astenia possono essere suddivise in cause di natura fisica o di natura psicologica. Le prime sono sempre riconducibili ad una patologia e/o condizione che caratterizza il soggetto; le seconde invece sono principalmente imputabili agli stati di ansia e depressione.

Sono moltissime le patologie accompagnate da stati di astenia, ma in generale possono essere raggruppate in questi macro-gruppi:

  • infezioni croniche,
  • neoplasie,
  • varie forme di anemia,
  • intossicazioni,
  • malattie neuromuscolari,
  • malattie della tiroide e cardiopatie,
  • stati di convalescenza post-influenzale.

Ricordiamo come una delle cause più spesso associate al sintomo dell’astenia sia la carenza di ferro (anche senza una vera e propria anemia): mancando il ferro all’organismo, infatti, viene a mancare l’emoglobina, che è la proteina deputata all’ossigenazione dei tessuti, i quali vengono così privati di nutrimento ed energia.

Inoltre, anche alterazioni del corretto funzionamento del sistema immunitario, indotte da infezioni o da stress ricorrente, possono essere causa di stanchezza cronica. Uno degli esempi più eclatanti è rappresentato dall’attuale malattia da COVID-19, che tra i suoi effetti collaterali più caratteristici ha proprio una forte e prolungata astenia. La stanchezza cronica conseguente all’infezione da SARS-Cov-2, la così detta “sindrome Post-Covid”, è a tutti gli effetti riconosciuta come la principale conseguenza a lungo termine causata dall’infezione da Coronavirus e può protrarsi per mesi anche dopo la negativizzazione. In studi pubblicati recentemente1 è stato dimostrato come un’integrazione a base di vitamine, amminoacidi, minerali ed estratti vegetali, come nel caso di ApportAL®, determini un importante beneficio per i soggetti negativizzati all’infezione con affaticamento cronico post-covid, migliorando la loro qualità di vita e il loro stato di salute.

Infine, ci sono anche situazioni fisiologiche che possono essere caratterizzate da un eccessivo senso di affaticamento, ad esempio alcuni periodi della gravidanza, la menopausa o lo sport intenso.

Chi è più soggetto a soffrire di astenia?

Come anticipato prima, l’astenia è spesso un sintomo che caratterizza varie patologie, quindi sicuramente sarà più incline a soffrirne chi è affetto da malattie croniche come diabete, insufficienza renale, celiachia ed altre malattie da malassorbimento, epatite, alterazioni del funzionamento della tiroide o malattie cardiache.

Ma sarebbe scorretto pensare che la stanchezza cronica abbia un’alta incidenza solo in questi soggetti: si manifesta spesso anche in persone giovani, apparentemente sane, o comunque senza alcuna diagnosi di malattia. In questi casi la causa dell’astenia è da ricercarsi principalmente in periodi di stress più o meno prolungati, o in squilibri alimentari, che possono portare allo sviluppo di carenze alimentari.

Appare quindi chiaro che l’astenia è più frequente di quanto si pensi e i dati ci confermano come la sua incidenza arrivi fino ad un 25% della popolazione generale, tra cui il sesso più colpito risulta essere quello femminile. Se poi consideriamo la popolazione anziana, la prevalenza aumenta addirittura fino al 43-70%, in assenza di particolari patologie associate2.

L’astenia può essere correlata alle carenze nutrizionali?

Sicuramente la nostra dieta influenza in modo importante il funzionamento del nostro organismo: seguire una dieta sana ed equilibrata previene il rischio di carenze di nutrienti, che possono essere alla base dell’insorgenza dell’astenia. In particolare, le carenze di minerali sono spesso associate all’alterazione di sofisticati equilibri che regolano il corretto funzionamento di molte funzioni del nostro corpo, come quella immunitaria o quella del sistema nervoso centrale (come abbiamo già visto nel nostro approfondimento dedicato alle funzioni dei minerali presenti nel corpo umano).

Anche le vitamine sono costituenti essenziali della nostra dieta e giocano un ruolo chiave nel regolare la produzione e l’utilizzazione dell’energia nel nostro organismo. Basti pensare alle vitamine del gruppo B, che trasformano ciò che ingeriamo con la dieta in energia spendibile dalle nostre cellule, o la vitamina D, coinvolta, tra le varie azioni, anche in un’importante funzione muscolare.

Quindi, cercare di evitare le carenze di vitamine e minerali è una delle indicazioni fondamentali per ridurre il rischio di astenia.

Possibili rimedi e soluzioni

Avendo descritto l’astenia non come una patologia, ma piuttosto come una conseguenza fisica o psicologica a diverse condizioni, l’approccio ottimale sarebbe quello di agire a monte, andando ad intervenire sulla causa che genera questa estrema spossatezza. È vero però che non sempre è facile, almeno in un primo momento, individuare la causa scatenante e anche là dove questo sia stato fatto, spesso non è sempre possibile evitarla, basti pensare ad esempio alle patologie croniche.

In tutte queste circostanze diventa quindi importante trovare una soluzione, facendo ricorso a supplementi di ferro ed integratori alimentari contenenti attivi ad azione energizzante, antiossidante e che agiscano anche sulla funzionalità muscolare.

 

Bibliografia:

  1. S. Rossato et al. Observational study on the benefit of a nutritional supplement, supporting immune function and energy metabolism, on chronic fatigue associated with the SARS-CoV-2 post-infection progress. Clinical Nutrition ESPEN. Volume 46, December 2021, Pag. 510-518.
  2. G. Bettoncelli et al. Il problema del paziente astenico: dal mitocondrio alla clinica. Rivista della Società italiana di medicina generale. N 4 Agosto 2011. Pag. 29-36.

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