Celadrin per il Karate, vi presentiamo Viola Lallo
All’età di 5 anni la mamma di Viola la portò in una palestra dove insegnavano varie discipline sportive. La terza porta a sinistra era quella della ginnastica artistica, dove era diretta. Camminando lungo il corridoio però è successo qualcosa. Qualcosa ha attirato l’attenzione di Viola, qualcosa all’altezza della seconda porta l’ha incuriosita e l’ha fatta entrare.
Viola Lallo, classe 1996, karateka da quando aveva 5 anni, da quella seconda porta.
Da 6 anni è nella Nazionale Italiana di Karate e solo nel 2016 è già salita tre volte sul podio: in Croazia per un secondo posto all’Open Internazionale Samobor, in Italia per il primo posto al Campionato Italiano a Rappresentativa Regionale e a Cipro per un terzo posto ai Campionati Europei.
Viola segue la disciplina del kumite, del combattimento diretto. Iniziamo tutti con entrambe le discipline, kata e kumite, prima ti vengono insegnati la tradizione, il controllo e la disciplina, poi puoi passare al combattimento diretto. Il controllo del movimento è fondamentale, un calcio è qualcosa di estremamente preciso e il rientro è curato fino a tornare al punto di partenza. Il contatto fisico c’è ma è estremamente elegante – ci racconta Viola – e l’eleganza la vedi bene anche solo mentre te la racconta.
Viola, dopo la scelta di quella seconda porta, quali sono i tuoi ricordi più belli legati al karate?
Il primo sicuramente nel 2011, a 15 anni, quando ho indossato per la prima volta la maglia della nazionale italiana e ho vinto il Campionato del Mediterraneo… Non avevo mai sentito l’Inno così da vicino, ero emozionatissima. Un altro bel ricordo risale al 2013 quando ho disputato la finale agli Europei in Turchia, persi la finale per 1 a 0 ma fu un emozione unica combattere davanti a tutti al centro del Palazzetto.
Un ricordo brutto invece?
Il momento più brutto è stato l’anno scorso per la mancata convocazione al mondiale, mi ero un po abbattuta ma sono riuscita a riprendermi il posto in nazionale. Quando a febbraio 2016 è arrivata la convocazione per l’Europeo a Cipro ero al settimo cielo e sono tornata a casa con un bellissimo bronzo.
Quest’anno sei partita bene, cosa ti aspetta?
Questo 2016 sarà molto impegnativo perché sia a marzo che aprile ogni fine settimana sono impegnata per gare importanti, dai Campionati Italiani Assoluti in cui ho vinto un argento, Junior poi ho delle gare in Olanda e a Salisburgo…
E per il futuro?
Io frequento il primo anno di Scienze Motorie all’Università di Firenze… Il mio sogno è entrare in un gruppo sportivo, ma se non dovessi riuscirci cercherei di rimanere a lavorare comunque in un ambito sportivo perché amo questo sport e mi piace come ti permette di entrare in contatto con le altre persone. Poi ci sono gli infortuni, le sconfitte e le delusioni, certo. Ma cresci grazie a queste e poi torni e riparti da lì…
Sicuramente tutti gli sport sono belli ma quello che mi ha dato e continua a darmi ogni giorno il karate io lo auguro a tutti.