01 Dicembre 2021 | News, Scienza
Vitamina D e calcio: differenze e benefici per la salute delle ossa
La funzione di Vitamina D e calcio per il benessere dell’apparato scheletrico è nota da molto tempo in medicina, ma non sempre è chiara la differenza tra questi due elementi e potremmo chiederci se è utile integrare entrambi o se è sufficiente seguire una dieta ricca di calcio per prevenire l’insorgenza di problematiche come l’osteoporosi.
La salute delle ossa, infatti, è un tema che interessa una grande parte della popolazione, in particolare le donne che sono più soggette al rischio di osteoporosi in menopausa, ma non solo. Anche per bambini e giovani nella fase della crescita è importante capire quali nutrienti sono utili per sviluppare ossa e denti forti. Tra le vitamine, le più importanti nella regolazione del sistema scheletrico sono la vitamina D e la vitamina K, mentre tra i minerali quelli che intervengono direttamente sul metabolismo osseo sono il calcio e il magnesio.
Vediamo insieme come questi quattro elementi sono correlati e agiscono per mantenere in salute le nostre ossa.
In questo articolo troverete:
- Integrazione di vitamina D e calcio: perché sono importanti entrambi
- Il ruolo della Vitamina K nel metabolismo osseo
- Come influisce la carenza di magnesio sulla salute di ossa e denti
- Prevenire i disturbi da carenza di Vitamina D e calcio
L’integrazione di Vitamina D e calcio per la salute di ossa e denti: perché l’attività di questi due elementi è strettamente correlata? Come agiscono a livello biochimico?
La vitamina D nel nostro organismo svolge numerose funzioni (è infatti a tutti gli effetti considerata un ormone, più che una vitamina), ma sicuramente la prima ad essere stata scoperta e quella per cui tutti la conosciamo consiste nel suo ruolo chiave nella regolazione del sistema scheletrico.
Risale al 1919 infatti l’osservazione per cui i bambini affetti da rachitismo guarivano se esposti alla luce solare o se trattati con olio di fegato di merluzzo: da quel momento, a seguito di studi approfonditi, si arrivò ad indentificare la vitamina D come il fattore responsabile della stimolazione della crescita dell’osso.
Il calcio invece è il minerale più abbondante nel nostro organismo, dove interviene nella regolazione di varie funzioni, che vanno dalla contrazione muscolare alla trasmissione dell’impulso nervoso (scopri di più su questo articolo dedicato alle funzioni dei minerali). La quasi totalità (circa il 99%) del calcio però si trova mineralizzato a livello delle ossa e dei denti: le ossa, infatti, contrariamente a quanto potremmo pensare, non sono strutture statiche, ma altamente dinamiche e sottoposte ad un continuo processo di rimodellamento, che prevede processi simultanei di riassorbimento e deposizione di calcio.
Alla luce di quanto detto, è evidente quindi che la vitamina D e il calcio sono strettamente interconnessi e cooperano per il mantenimento di un sistema scheletrico sano. Nello specifico, la vitamina D interviene nel mantenere l’equilibrio di calcio a livello osseo, andando a favorirne l’assorbimento intestinale, il processo di riassorbimento osseo e regolando il PTH, l’ormone prodotto dalle ghiandole paratiroidi, che a sua volta regola i livelli sierici di calcio.
Non solo vitamina D e calcio: il ruolo della vitamina K nel metabolismo osseo
Il termine Vitamina K è un termine generico comprendente più isoforme, in particolare la Vitamina K1 e la Vitamina K2, simili nella loro struttura chimica, ma con ruoli diversi nel nostro organismo.
In questo caso, è principalmente la Vitamina K2 ad essere coinvolta nella salute dell’osso: essa, infatti, agisce in sinergia con la vitamina D per mantenere i giusti livelli di calcio nel nostro scheletro e studi pubblicati confermano come una carenza di tale vitamina sia associata all’aumento del rischio di fratture ossee. Non è un caso che in Giappone l’incidenza di osteoporosi sia molto bassa: la popolazione giapponese infatti consuma molto natto, alimento derivante della fermentazione dei fagioli di soia, conosciuto per essere una fonte estremamente ricca di vitamina K2.
In particolare, la vitamina K2 nel nostro organismo agisce da coenzima, ossia facilita l’azione di un enzima specifico responsabile dell’attivazione dell’osteocalcina, proteina che va a fissare il calcio nelle ossa. È chiaro quindi come una carenza di vitamina K2 possa mettere a rischio il normale processo di deposizione di calcio a livello osseo, portando ad un loro progressivo indebolimento.
Purtroppo, la carenza di vitamina K2 non è rara e, poiché l’organismo non è in grado di produrne quantitativi sufficienti, è necessario assumerla con la dieta o con un’opportuna integrazione.
Ma in tutto ciò c’entra anche il magnesio, in che modo?
Come influisce la carenza di Magnesio sulla salute di ossa e denti
A differenza del calcio, il cui ruolo nel metabolismo osseo è noto a molti, forse non tutti sanno che anche il magnesio è direttamente coinvolto nella salute delle ossa e dei denti. Esiste addirittura un claim approvato dall’EFSA (European Food Safety Authority) che dichiara che “il magnesio contribuisce al mantenimento di ossa e denti normali”.
L’osso infatti rappresenta il principale organo di deposito per il magnesio nel nostro organismo: basti pensare che il 60% del magnesio di cui disponiamo viene proprio stoccato all’interno della matrice ossea. In condizioni di ipomagnesiemia, ossia di riduzione dei livelli di magnesio circolanti, l’osso è dunque il primo distretto a cui il nostro organismo attinge per ristabilire la concentrazione sierica di magnesio e questo comporta un progressivo indebolimento dello scheletro.
È quindi fondamentale evitare la carenza di magnesio, seguendo una dieta sana ed equilibrata e là dove questo non sia sufficiente, intervenendo con un’integrazione specifica, soprattutto nelle persone anziane che sono a rischio di osteoporosi.
Se vuoi approfondire il magnesio e le sue funzioni scopri di più su Ultramag.it.
Disturbi da carenza di Vitamina D e calcio: si possono prevenire con una corretta dieta e integrazione?
Sebbene i dati scientifici ci dicano che in Italia la carenza di vitamina D sia molto diffusa – circa l’80% della popolazione italiana ha una carenza di Vitamina D -, il deficit di questo importante nutriente sarebbe il più possibile da evitare poiché ha un impatto negativo sul processo di calcificazione delle ossa. Questo si può tradurre nello sviluppo di disturbi e malattie come il rachitismo nei bambini, l’osteoporosi (riduzione della densità ossea), spesso causa di fratture, soprattutto nell’anziano, o anche deformazioni ossee di varia natura. La carenza di Vitamina D inoltre indebolisce i denti rendendoli più soggetti alle carie.
Per quanto riguarda il calcio invece, un suo deficit potrebbe essere asintomatico negli stadi iniziali, ma se non adeguatamente risolto, può sfociare in manifestazioni evidenti come pizzicore e addormentamento delle dita, crampi muscolari, convulsioni, sonnolenza, scarso appetito e anomalie del battito cardiaco.
È dunque estremamente importante assicurare, con una dieta sana ed equilibrata, il corretto apporto di entrambi questi nutrienti, al fine di garantirne i quantitativi sufficienti perché possano cooperare per la salute del nostro sistema scheletrico.
Di seguito riportiamo una tabella degli alimenti più ricchi di calcio (attenzione, non solo latticini!):
Prodotti lattiero-caseari | Latte, yogurt e formaggi |
Pesce | Pesce azzurro, polpi, calamari e gamberi |
Verdure verdi | Rucola, cavolo riccio, cime di rapa, broccoli, carciofi, cardi |
Frutta secca | Mandorle, arachidi, pistacchi, noci, nocciole |
Legumi | Ceci, lenticchie, fagioli cannellini, borlotti e occhio nero |
Agrumi | Arance (che contengono anche vitamina C, potassio e beta carotene) |
Tabella 1: elenco dei cibi ricchi di calcio. Fonte Ministero della Salute.
E quando la dieta non basta, o ci si trova in una condizione in cui è richiesto un maggiore apporto di calcio, pensiamo ad esempio alle donne in menopausa o agli anziani, si può integrare con complementi nutrizionali a base di calcio, vitamina D e vitamina K2, come Bonecal.